Bionomia del paesaggio [recurso electrónico] : L’ecologia del paesaggio biologico-integrata per la formazione di un «medico» dei sistemi ecologici / by Vittorio Ingegnoli.
Tipo de material: TextoEditor: Milano : Springer Milan : Imprint: Springer, 2011Descripción: XV, 320pagg. 140 figg., 60 figg. a colori. online resourceTipo de contenido: text Tipo de medio: computer Tipo de portador: online resourceISBN: 9788847020412Tema(s): Geography | Earth Sciences | Earth Sciences, generalFormatos físicos adicionales: Printed edition:: Sin títuloClasificación CDD: 550 Clasificación LoC:GB3-5030QE1-996.5Recursos en línea: Libro electrónico En: Springer eBooksResumen: L’ecologia del paesaggio biologico-integrata, o meglio “Bionomia del Paesaggio”, si propone come un atto di rifondazione della disciplina iniziato dall’Autore una dozzina di anni fa, con l’appoggio di Richard Forman, basato sul riconoscimento del paesaggio come specifico livello dell’organizzazione della vita sulla Terra. A scala territoriale, in un determinato ambito geografico, il “paesaggio” si definisce come “integrazione di un insieme di comunità vegetali, animali ed umane e del loro sistema di ecosistemi naturali, seminaturali e antropico-culturali in una certa configurazione spaziale”, cioè come sistema iper-complesso che costituisce una entità vivente: non un insieme incoerente, quindi, di aspetti e di tematiche separate (acqua, aria, suolo, specie, inquinamenti) tra cui si possano trovare delle interrelazioni! Ciò porta, inevitabilmente, notevoli cambiamenti nelle modalità di valutare e gestire l’ambiente. Possiamo, infatti, riconoscere delle strutture e delle funzioni proprie di ogni paesaggio, ossia dei comportamenti peculiari che vanno oltre le classiche relazioni fra le componenti perché dovuti a leggi sistemiche. Si può così parlare di uno “stato di salute” e di una serie di sindromi (o patologie) del paesaggio. Questo fatto è assai rilevante, perché si è dimostrato che le alterazioni patologiche di un paesaggio, o di una sua parte, possono influire sulla salute umana, anche in assenza di inquinamenti! Prestiamo attenzione al fatto che si può intervenire sul territorio con le migliori intenzioni causando invece un danno! Ne consegue la necessità di studiare le “unità di paesaggio” con un metodo “clinico-diagnostico” e di considerare gli ecologi come “medici” dei sistemi ecologici, cioè “ecoiatri”.Tipo de ítem | Biblioteca actual | Colección | Signatura | Copia número | Estado | Fecha de vencimiento | Código de barras |
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Libro Electrónico | Biblioteca Electrónica | Colección de Libros Electrónicos | GB3 -5030 (Browse shelf(Abre debajo)) | 1 | No para préstamo | 377418-2001 |
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GB3 -5030 The Baltic Sea Basin | GB3 -5030 Physics of Lakes | GB3 -5030 Plurigaussian Simulations in Geosciences | GB3 -5030 Bionomia del paesaggio | GB3 -5030 geoENV VII – Geostatistics for Environmental Applications | GB3 -5030 Water and Sustainability in Arid Regions | GB3 -5030 Geomorphological Landscapes of the World |
L’ecologia del paesaggio biologico-integrata, o meglio “Bionomia del Paesaggio”, si propone come un atto di rifondazione della disciplina iniziato dall’Autore una dozzina di anni fa, con l’appoggio di Richard Forman, basato sul riconoscimento del paesaggio come specifico livello dell’organizzazione della vita sulla Terra. A scala territoriale, in un determinato ambito geografico, il “paesaggio” si definisce come “integrazione di un insieme di comunità vegetali, animali ed umane e del loro sistema di ecosistemi naturali, seminaturali e antropico-culturali in una certa configurazione spaziale”, cioè come sistema iper-complesso che costituisce una entità vivente: non un insieme incoerente, quindi, di aspetti e di tematiche separate (acqua, aria, suolo, specie, inquinamenti) tra cui si possano trovare delle interrelazioni! Ciò porta, inevitabilmente, notevoli cambiamenti nelle modalità di valutare e gestire l’ambiente. Possiamo, infatti, riconoscere delle strutture e delle funzioni proprie di ogni paesaggio, ossia dei comportamenti peculiari che vanno oltre le classiche relazioni fra le componenti perché dovuti a leggi sistemiche. Si può così parlare di uno “stato di salute” e di una serie di sindromi (o patologie) del paesaggio. Questo fatto è assai rilevante, perché si è dimostrato che le alterazioni patologiche di un paesaggio, o di una sua parte, possono influire sulla salute umana, anche in assenza di inquinamenti! Prestiamo attenzione al fatto che si può intervenire sul territorio con le migliori intenzioni causando invece un danno! Ne consegue la necessità di studiare le “unità di paesaggio” con un metodo “clinico-diagnostico” e di considerare gli ecologi come “medici” dei sistemi ecologici, cioè “ecoiatri”.
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